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La NCAA si infiamma: il 22 febbraio regala quindici sfide al cardiopalma

La giornata del 22 febbraio 2025 ha offerto un ricco programma di basket NCAA, con quindici incontri capaci di accendere l’entusiasmo dei tifosi in tutta la nazione. Dalle sfide di vertice tra squadre quotate nei ranking alle partite tra rivali di conference, l’equilibrio e la tensione sono stati protagonisti. Ecco una panoramica dettagliata di quanto accaduto sul parquet.



Duke (#14) 74 – 68 Illinois


Duke ha superato Illinois in un incrocio tra ACC e Big Ten. La partenza dei Blue Devils è stata fulminea, guidata da tiri dalla lunga distanza che hanno aperto il divario. Illinois ha reagito con una poderosa presenza sotto canestro, arrivando a ridurre lo scarto, ma i rimbalzi decisivi di Duke nei minuti finali hanno permesso di gestire il vantaggio. L’esterno dei Blue Devils ha chiuso con 21 punti, mentre Illinois ha dominato l’area con 19 punti nel pitturato.


Missouri 68 – 62 Arkansas


Missouri ha avuto la meglio su Arkansas in un confronto difensivo tra due compagini SEC. I Tigers hanno imposto il proprio gioco a rimbalzo, negando seconde opportunità ai Razorbacks. L’equilibrio si è rotto negli ultimi minuti, quando la difesa di Missouri ha recuperato palloni vitali. Il miglior realizzatore di Arkansas ha firmato 17 punti, ma un lungo di Missouri ha dominato con una doppia doppia (14 punti, 10 rimbalzi).


Georgia 70 – 77 Auburn (#21)


Auburn ha piegato Georgia grazie a una serata ispirata del proprio backcourt. Un break di 9-0 ha dato agli Tigers un cuscino di vantaggio, poi Georgia ha reagito con rimbalzi offensivi e canestri ravvicinati. Auburn ha ritrovato ritmo nel momento clou, sfruttando le penetrazioni veloci del proprio playmaker, autore di 8 punti consecutivi. Georgia ha chiuso con 23 punti del suo miglior marcatore, ma Auburn ha saputo conservare il distacco.


Florida 85 – 79 LSU


Florida ha prevalso su LSU in una sfida ricca di sorpassi. Gli attacchi hanno trovato spazi per concludere in penetrazione e in transizione, regalando un primo tempo ad alto punteggio. LSU ha iniziato la ripresa con un break di 12-4, trainato da un lungo che ha dominato sotto canestro. Le guardie di Florida hanno poi risposto a suon di triple decisive, allargando il margine nei minuti conclusivi. Le palle perse, ben distribuite da entrambe le parti, hanno creato un match serrato fino al rush finale.


Kentucky (#19) 76 – 82 Alabama (#8)


Alabama si è imposta su Kentucky in uno scontro di vertice nella SEC. Entrambe le squadre hanno sfoderato momenti di basket scintillante, con mini-parziali che si sono alternati. Kentucky ha rosicchiato lo svantaggio grazie a una difesa dominante nel pitturato e ai rimbalzi offensivi. Alabama ha risposto con tiri pesanti dall’arco nella ripresa, firmando l’allungo decisivo. Il miglior marcatore dei Crimson Tide ha realizzato 24 punti, mentre Kentucky ha trovato 20 punti e 9 rimbalzi dal proprio centro.


Iowa State (#23) 65 – 70 Houston (#10)


Houston ha regolato Iowa State in una sfida dall’alto contenuto difensivo. Gli atleti di coach Kelvin Sampson hanno difeso forte sugli esterni e colpito in transizione. Iowa State si è rifatta sotto affidandosi ai propri lunghi, capaci di combinare 27 punti nell’area pitturata. Le palle perse nel finale hanno però segnato la gara per gli Cyclones. Il play di Houston ha dettato i ritmi e firmato 16 punti con 5 assist, contribuendo a preservare il vantaggio.


Tennessee (#7) 66 – 62 Texas A&M (#15)


Tennessee ha espugnato il campo di Texas A&M in un duello di pura intensità. I Volunteers hanno contenuto il tiro da tre degli Aggies, aprendo un margine in doppia cifra. Un lungo di Texas A&M ha trascinato i padroni di casa con canestri pesanti nel pitturato, avvicinando il punteggio nei minuti decisivi. La risposta di Tennessee è arrivata da un esterno capace di segnare 18 punti e smazzare 6 assist, garantendo la fuga finale. Alcuni errori in fase realizzativa hanno frenato il possibile sorpasso degli Aggies.


West Virginia 73 – 69 Texas Tech


West Virginia ha conquistato un successo importante su Texas Tech in una gara segnata dal contatto fisico. Le difese hanno avuto la meglio nei primi minuti, costringendo a forzature e palle perse. A rompere l’equilibrio è stata la maggiore varietà offensiva dei Mountaineers, che hanno colpito a medio raggio e sfruttato un paio di triple chiave. Il lungo di West Virginia ha chiuso con 16 punti e 8 rimbalzi, mentre il top scorer di Texas Tech ne ha messi 18.


Oregon (#24) 58 – 65 Wisconsin (#18)


Wisconsin ha difeso il fattore campo battendo Oregon in un match impostato sui ritmi lenti e la ricerca del tiro ad alta percentuale. I Badgers hanno mosso la palla con pazienza, trovando buoni tiri dall’area e dal mid-range. Oregon ha mantenuto un divario ridotto grazie alle iniziative del suo miglior esterno, contenuto però dai difensori sul finale. Un centro di Wisconsin ha dominato a rimbalzo (11 totali), spegnendo le speranze di rimonta dei Ducks.


Clemson 78 – 64 SMU


Clemson ha dominato SMU con un gioco in transizione particolarmente efficace. Una serie di schiacciate in contropiede ha infiammato la platea già nei primi minuti, portando i Tigers a un vantaggio in doppia cifra che SMU non è più riuscita a colmare. Gli ospiti hanno tentato la risalita con un break di 8-2 nella ripresa, ma la mira dei tiratori di Clemson ha ricostruito velocemente il margine. Il play di Clemson si è distinto con 20 punti, mentre SMU ha trovato 17 punti e 5 assist dal suo attaccante principale.


Mississippi State 72 – 68 Oklahoma


Mississippi State ha piegato Oklahoma grazie alla solidità nei possessi decisivi. I Bulldogs hanno preso il controllo con un vantaggio di nove punti, frutto di un’ottima percentuale nei tiri dalla media distanza. Oklahoma ha azzerato lo svantaggio grazie ad alcune triple puntuali, arrivando a impattare nella seconda metà di gara. Mississippi State ha poi sfoderato un parziale personale di 8-2 firmato dal proprio playmaker, implacabile dalla lunetta e abile a gestire il cronometro. Il miglior marcatore di Oklahoma ha chiuso a 21 punti, ma si è trovato a combattere contro raddoppi tempestivi nel finale.


Oklahoma State 74 – 80 Kansas (#5)


Kansas ha completato una rimonta travolgente contro Oklahoma State, in uno scontro di alta classifica della Big 12. I Cowboys sono partiti forte, grazie ai rimbalzi offensivi e a un 14-4 che sembrava poter indirizzare l’incontro. I Jayhawks hanno ritrovato fluidità offensiva incentrando il gioco sui lunghi e sfruttando l’abilità nel passaggio per liberare i tiratori. Un’ala di Kansas ha chiuso con 19 punti e 9 rimbalzi, risultando decisivo soprattutto nei minuti conclusivi. Oklahoma State ha provato a rientrare con un parziale di triple, ma i falli hanno azzoppato il tentativo di rimonta.


Ole Miss 69 – 67 Vanderbilt


Ole Miss ha avuto la meglio su Vanderbilt grazie a un canestro allo scadere che ha fatto esplodere il pubblico. Le squadre hanno lottato punto a punto per l’intera gara, alternando sorpassi e recuperi. Il lungo dei Rebels ha firmato 17 punti e 11 rimbalzi, gestendo con autorità l’area pitturata. Vanderbilt ha risposto con uno sforzo dall’arco che ha pareggiato i conti a pochi secondi dal termine. L’ultimo possesso ha premiato la precisione di un esterno di Ole Miss, autore del tiro decisivo.


Florida State 70 – 76 Louisville


Louisville ha avuto la meglio su Florida State in una gara intensa tra due formazioni ACC. La difesa a tutto campo dei Cardinals ha creato punti importanti da palle recuperate già nel primo tempo. I Seminoles hanno cercato di rientrare con tiri da tre ben costruiti, restando in scia fino al termine. I lunghi di Louisville hanno prodotto 28 punti complessivi, dominando fisicamente in area. Il play di Florida State ha messo a referto 16 punti e diversi assist di qualità, ma i liberi decisivi e un paio di stoppate hanno consentito a Louisville di amministrare il vantaggio fino alla sirena.


Analisi finale


Le sfide del 22 febbraio hanno mostrato la varietà di stili di gioco e la profonda competitività delle squadre NCAA. Alcune contender hanno confermato le loro ambizioni, difendendo posizioni rilevanti nel ranking. Altre formazioni hanno messo in mostra progressi tattici che lasciano presagire finali di stagione ricchi di sorprese. I risultati maturati in queste quindici gare suggeriscono che l’equilibrio, il sacrificio difensivo e l’abilità nel capitalizzare i momenti chiave rimarranno elementi determinanti nei confronti a venire. L’intensità vista sul parquet rafforza l’idea che ogni squadra, con il giusto slancio, possa ritagliarsi un ruolo da protagonista nei prossimi appuntamenti.

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